Santa Severina - La nave di pietra
Sito storico-culturale
di Santa Severina
© 2018 Santa Severina
Angelo De Luca (? - 1514)
Angelo
De
Luca
fu
il
comandante
della
guarnigione
di
Santa
Severina
durante
gli
assedi
di
Andrea Carafa.
Il
sarcofago
era
posto
in
uno
dei
bracci
all'interno
del
Battistero.
Dopo
il
terremoto
del
1783
e
l'occupazione
militare
dei
Francesi,
minacciando
rovina
il
nostro
Convento
dei
Domenicani,
l'
Arcivescovo
del
tempo,
Mons.
Salvatore
Pignataro
ordino'
che
si
fossero
levati
via
i
tetti
della
Chiesa
e
del
Convento
(1813-
1823).
In
quel
lavoro
di
demolizione
fu
scoperchiato
il
sarcofago
in
pietra
di
uno
dei
più
popolari
Capitani
di
S.Severina, Angelo Del Duca.
Di
lui
furono
trovate
le
ossa,
che
da
Nicola
Apa
furono
poi
raccolte
e
poste
in
un
sepolcro
nella
Sagrestia.
Vi
si
trovarono,
insieme,
il
cimiero,
l'armatura
e
la
spada del leggendario Capitano.
santaseverina.eu
Oggi
del
sarcofago
non
resta
che
il
coperchio
ed
i
leoni
in
pietra
che
lo
sostengono.
Il
tutto
e'
in
corso
di
restauro
per
essere
trasferito
nel
Museo
Diocesano
.
Santa
Severina
gli
ha
intestato
una
via
e
Antonino
Cosco,
importante
scrittore
calabrese,
ha
scritto
di
lui un romanzo storico.
Giulio Antonio Santoro (6. Juni 1532 – 9. Mai 1602)
Personaggio
controverso,
rigido
custode
dell'ortodossia
cattolica
e
nemico
inflessibile
di
ogni
tipo
di
eresia.
Nel
1566
viene
nominato
Arcivescovo
di
Santa
Severina
ma,
soprattutto,
in
quello
stesso
anno
Pio
V
lo
nomina
Consultore
del
S.
Uffizio.
Nel
1570
diventa
Cardinale.
Troppo
preziosa
era
l'opera
sua
specie
dopo
la
nomina
da
parte
di
Pio
V
di
Consultore
del
S.
Ufficio.
Non
si
dimentichi
però
che
fu
il
SOMMO
INQUISITORE,
parte-
cipando
a
diversi
processi
contro
personaggi
importanti
come
l'Arcivescovo
di
Toledo
Barto-
lomeo
Carranza,
Primate
di
Spagna
o
contro
Giordano
Bruno
per
il
quale
firmera'
la
condanna
a
morte sul rogo di Campo dei Fiori.
Pèr
quanto
riguarda
la
nostra
Sede
acquisto'
il
palazzo
adiacente
alla
Cattedrale
e
dette
vita
al
Seminario
che
fu
uno
dei
primi
istituiti
in
Calabria.
Si
prodigo'
nell'appoggiare
il
fratello
Francesco
Antonio
ed
il
nipote
da
parte
materna
Alfonso
Pisani
che
realizzarono
durante
i
loro
governi
importanti risultati per l'Arcidiocesi.
Dr. Francesco De Luca