Santa Severina - La nave di pietra
Sito storico-culturale
di Santa Severina
© 2018 Santa Severina
Castello
In
posizione
dominante,
fortezza
militare
fra
le
meglio
conservate
nel
Meridione,
fu
rifatta
dalla
Famiglia
Carafa
nel
XVI
sec.
su
precedenti
strutture
bizantine,
normanne,
sveve,
angioine
ed
aragonesi,
alcune
delle
quali
furono
demolite
o
parzialmente
obliterate,
ma
che
riemersero
con
il
restauro
del
1998.
Il
complesso,
che
si
estende
su
di
una
superficie
di
diecimila
mq,
dopo
i
Carafa
fu
tenuto
in
Signoria
dai
Ruffo,
dagli
Sculco
e dai Grutther.
La
prima
costruzione
militare
è
un
oppidum
bizantino
che
risale
all'
800
ed
è
documentato
da
Erchemperto
nella
sua
Historia
Longobardorum
B
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.
Successivamente, dopo il 1076,
Foto: Prof. Pino Barone
santaseverina.eu
Roberto
il
Guiscardo
fece
costruire,
sui
resti
delle
mura
bizantine,
un
torrione
quadrangolare
(donjon),
nel
punto
in
cui
era
situata
una
chiesa.
I
resti
di
un'altra
chiesa
normanna
sono
inglobati
nella
cortina
esterna
della
fortezza,
accanto
al
donjon,
con
residui
di
un
affresco
con
Santo
Vescovo
databile
al
XII
secolo,
chiesa
interpretata
come
Cappella
Palatina.
E'
la
chiesa
di
S.
Nicola.
L'età
normanna,
dunque,
è
l'epoca
di
nascita
dell'attuale
Castello.
Altri
lavori
al
Castello
sono
attestati
fra
il
1228
e
il
1230
in
età
sveva.
Durante
i
lavori
di
restauro
sono
stati
individuati
vari
riadattamenti
angioini.
Venne
costruito
il
Mastio,
più
o
meno
nelle
forme
in
cui ci è pervenuto ma ciò, tuttavia
non
appare
in
nessun
documento
dell'epoca.
La
tipologia
delle
merlature,
il
torrionetto
situato
ad
Ovest
e
i
materiali
rinvenuti
nelle
fondazioni
del
Mastio
testimoniano
una
prima
trasformazione
avvenuta
nel
XIV
sec.:
si
intervenne
sul
recinto
murario
normanno-svevo
e
sul
donjon,
rasato
e
inglobato
nella
nuova
struttura:
fu
creato
un
ingresso
proprio
in
corrispondenza
dell'ex
donjon,
ma
si
rispettò
la
cappella
palatina
di
S.
Nicola.
Sono
attestati
altri
lavori
alla
metà
del
XV
sec.,
per
volontà
della
corona
aragonese.